Invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34 al 73 art 2 e 13

Invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34 al 73 art 2 e 13

Cosa significa Invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34 al 73 %?

Chi possiede un'invalidità superiore al 33,33% ha diritto a protesi ed ausili, eventualmente necessari per la patologia riconosciuta nel verbale di accertamento della commissione medica.

Cosa spetta con invalidità al 50 per cento?

Chi è invalido al 50% ha diritto a protesi ed ausili? Considerato il possesso di un'invalidità superiore al 33,33%, l'invalido al 50% ha diritto a protesi ed ausili eventualmente necessari per la patologia riconosciuta nel verbale di accertamento della commissione medica.

Chi ha un’invalidità dell’80% e oltre?

  • Per coloro che hanno un’invalidità dell’80% e oltre, è previsto, grazie alla Deroga Amato[4], l’accesso anticipato alla pensione di vecchiaia, con 55 anni e 7 mesi d’età, per le donne, e 60 anni e 7 mesi, per gli uomini ( dal 2019 i requisiti saranno pari, rispettivamente, a 56 anni e 61 anni ).

Qual è l’invalidità più alta?

  • 1 Invalidità superiore al 33,33%. 2 Invalidità superiore al 45%. 3 Invalidità superiore al 50%. 4 Invalidità superiore al 60%. 5 Invalidità superiore al 66,66%. 6 Invalidità superiore al 74%. 7 Invalidità superiore al 75%. 8 Invalidità superiore all’80%. 9 100% d’invalidità.

Qual è il limite di reddito per gli invalidi civili?

  • Invalidità superiore al 50%. ... Gli invalidi civili dal 74% hanno diritto a un assegno di assistenza, concesso dai 18 ai 65 anni, il cui importo è di 282,55 euro mensili per il 2018, con un limite di reddito di 4.853,59 euro.

Quali sono i benefici dell’invalidità?

  • I benefici dipendono dalla gravità dell’invalidità - espressa in percentuale - e da ulteriori condizioni aggiuntive, come gli anni di contributi previdenziali accreditati o il possesso dello stato di disoccupazione. Possono essere previsti degli incentivi economici, come la pensione d’inabilità e l’assegno di assistenza per invalidi civili ...

Riduzione della capacità lavorativa riconosciuta sotto il 73%: a quali agevolazioni si ha diritto?

Se possiedi un’invalidità del 73% o inferiore, cioè se la riduzione della tua capacità lavorativa è sotto il 73%, hai comunque diritto ad alcune agevolazioni lavorative, assistenziali e previdenziali e, sussistendo i requisiti sanitari, di contribuzione e di reddito, puoi ottenere l’assegno ordinario d’invalidità. È importante, però, che la riduzione della tua capacità lavorativa sia riconosciuta da un’apposita commissione medica e che tu risulti in possesso della relativa certificazione: in caso contrario, devi domandare il riconoscimento dell’invalidità all’Inps (la domanda, unica per invalidità, handicap e riconoscimento di altri status, come la non autosufficienza, può essere inviata tramite patronato, sito web dell’Inps o contact center Inps Inail).

Vediamo ora i principali benefici riconosciuti a chi ha un’invalidità dal 73% in giù.

Indice

  • 1 Assegno ordinario di invalidità
  • 2 Esenzione dal ticket
  • 3 Scelta prioritaria della sede
  • 4 Congedo per cure
  • 5 Collocamento mirato
  • 6 Quote di riserva
  • 7 Protesi ed ausili
  • 8 Parcheggi per disabili
  • 9 Agevolazioni per l’acquisto dell’auto
  • 10 Agevolazioni Legge 104

Assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario d’invalidità, a carico dell’Inps, ti spetta se la tua capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo, cioè dal 67% (66,66%) in su. Devi inoltre possedere dei requisiti contributivi minimi, pari nel dettaglio, a 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio.

L’assegno è calcolato in base ai contributi versati e viene ridotto se il tuo reddito supera di 4 volte il trattamento minimo. Questo trattamento è compatibile con l’attività lavorativa.

Esenzione dal ticket

Se possiedi un’invalidità superiore ai due terzi, cioè superiore al 67% (66,66%), hai anche diritto all’esenzione totale dal ticket sulle prestazioni specialistiche e di diagnosi strumentale. Puoi inoltre fruire di un’agevolazione per il pagamento dei medicinali prescritti con ricetta medica.

Scelta prioritaria della sede

Se la tua invalidità è superiore ai due terzi e sei dipendente pubblico, hai diritto di scelta prioritaria tra le sedi di lavoro eventualmente disponibili.

Congedo per cure

I lavoratori con invalidità oltre il 51% possono fruire di un congedo per cure relative all’infermità riconosciuta [1], per un periodo non superiore a 30 giorni l’anno. I costi sono, però, a carico dell’azienda, diversamente da quanto accade per i permessi Legge 104 per i portatori di handicap e per il congedo straordinario, quindi è necessario verificare la possibilità di ottenere il congedo, secondo quanto disposto dal contratto collettivo applicato.

Collocamento mirato

I lavoratori che possiedono un’invalidità superiore al 45% hanno la possibilità di usufruire del collocamento mirato [2]. Si tratta dell’accesso ai servizi di sostegno e di collocamento dedicati alle categorie protette, in particolare ai disabili: per usufruirne, devi recarti presso il centro per l’impiego, presentando, oltre al verbale di invalidità, la relazione conclusiva rilasciata dalla preposta Commissione dell’Asl.

Ricordiamo che possono iscriversi al collocamento mirato, senza dover richiedere la relazione conclusiva Asl, anche gli invalidi del lavoro con percentuale oltre il 33%, gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla prima all’ottava categoria.

Quote di riserva

Puoi essere inoltre conteggiato dall’azienda nelle quote di riserva relative alla legge sul collocamento obbligatorio, cioè nei posti che l’azienda deve per legge mettere a disposizione delle categorie protette. Se la tua invalidità supera il 60%, inoltre, puoi essere incluso nelle quote di riserva aziendali a prescindere dall’orario del contratto di lavoro. Il beneficio non è però riconosciuto se la tua inabilità è stata causata da un inadempimento del datore di lavoro.

Protesi ed ausili

Chi possiede un’invalidità superiore al 33,33% ha diritto a protesi ed ausili, eventualmente necessari per la patologia riconosciuta nel verbale di accertamento della commissione medica.

Parcheggi per disabili

La Commissione medica che ha riconosciuto l’invalidità, a prescindere dalla percentuale di riduzione della capacità lavorativa, può, infine, indicare sul verbale il diritto al contrassegno per usufruire dei parcheggi per disabili. Dipende ovviamente dalla tipologia di menomazione posseduta.

Agevolazioni per l’acquisto dell’auto

A prescindere dalla percentuale d’invalidità, se possiedi una riduzione delle capacità motorie o particolari menomazioni, puoi aver diritto a particolari agevolazioni fiscali per l’acquisto di un veicolo.

Nel dettaglio, i benefici collegati all’acquisto del veicolo sono:

  • una detrazione dall’Irpef del 19% del costo dell’auto (sino a un tetto massimo di 18.075,99 euro); la detrazione deve essere indicata nel 730 o nel modello Unico e può essere effettuata in un’unica soluzione o in 4 quote annuali;
  • l’Iva al 4% sul costo di acquisto;
  • l’esenzione permanente dal bollo auto;
  • l’esonero dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.

Le agevolazioni sono relative non solo all’acquisto ma anche alle riparazioni e valgono per i seguenti veicoli: autovetture, autoveicoli specifici e per il trasporto promiscuo, autocaravan, motocarrozzette, motoveicoli per il trasporto promiscuo e motoveicoli specifici.

Se risulti fiscalmente a carico di un familiare, quest’ultimo può detrarre i costi.

Agevolazioni Legge 104

Sempre a prescindere dalla percentuale d’invalidità posseduta, puoi essere riconosciuto portatore di handicap in situazione di gravità secondo la Legge 104 ed avere, di conseguenza, diritto a tutti i vantaggi, lavorativi, assistenziali e fiscali previsti per i disabili gravi.

È importante non confondere l’invalidità con l’handicap: mentre la prima, come abbiamo visto, consiste in una riduzione della capacità lavorativa, l’handicap indica la condizione di svantaggio, derivante da una menomazione o da una disabilità, che limita o impedisce lo svolgimento del ruolo sociale della persona.


note

[1] D.lgs. 119/2010.

[2] Legge 68/1999.

Cosa vuol dire riduzione permanente della capacità lavorativa?

L'invalidità permanente si definisce come la situazione in cui un lavoratore si trova incapace di svolgere normalmente la sua professione a causa di gravi deficienze anatomiche o funzionali, che possono essere determinate obiettivamente.

Cosa significa invalido con riduzione permanente?

invalido con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ad 1/3 (art. 2, L. 118/1971)”. Consente solo l'accesso alle prestazioni protesiche connesse alla patologia.

A cosa si ha diritto con il 34 di invalidità?

Dal 34%: Concessione gratuita di ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alle patologie indicate nel verbale di invalidità.

Quale percentuale di invalidità per ottenere la legge 104?

Che grado di invalidità per ottenere la 104? Il punteggio necessario per avere diritto alla legge 104 è il riconoscimento di una percentuale di invalidità superiore al 33,33%.